LA NASCITA
Quando Foppolo era fatta di poco cemento e tanta neve, sul piazzale alberghi spuntò il primo condominio, MonHotel, subito colonizzato da torme di sciatori che, come tutte le comunità pionieristiche, formò subito una stretta rete di relazioni sociali e altre (soprattutto i giovani) sotto lo sguardo vigile di una coppia già maritata Rosalia e Attuel Salvi, che si trovò a coprire un ruolo a metà tra lo chaperon a rassicurazione di genitori pre 68 e i fratelli maggiori della banda, fino a diventare una sorta di mitica coppia fondatrice del clan.
Il primo totem fu un maglione dall’inusitata tonalità bordeaux che portava ricamata davanti intessuta a punti lanosi e contrastanti, GM. Se i fondatori intendevano ciò come Gruppo MonHotel alcuni membri della tribù con ascendenze venete declinarono altrimenti la scritta Gran Mona, ottenendone la veloce cancellazione.
Tuttavia l’episodio amaranto sortì il desiderio del gruppo di strutturarsi in tribù sciatoria, o come si diceva allora con filo anglismo, in Club.
La Compagnia del piattello (dello skilift) comprendeva:
Mario Caffi, Paolo Catani, Vittorio Dullia, Francesco Fausti, Pai Jardini, Gianni Longatti, Aldo Montangero, Guglielmo Rinaldi, Attuel Salvi.
Naturalmente, dati i tempi, nessuna donna nel gruppo anche se le sciatrici non mancavano.
Attuel Salvi fu il primo presidente e lo rimase saldamente dal 1964 al 1975, trovando nel frattempo modo di vincere un monte di gare passando dai seniores ai veterani alle Old Stars, verso l’infinito sciatorio e oltre vincendo 11 titoli italiani e 7 di campione del mondo.
La tribù, che sulla soglia della vita pubblica non poteva portare di fronte al mondo la storica ancorché plurisemantica sigla, si ruppe la testa a cercarsi il nome e fu salvata dalla presenza sulla terrazza dell’Hotel dall’allora meno spiumato ma altrettanto travolgente rockettaro nostrano Adriano Celentano con relativa band, “il Clan”, un gruppo di educande considerato il successivo sviluppo della cultura rock, ma insomma allora di relativa ma significativa innovazione del costume nell’Italia post boom e pre crisi petrolifera.
Celentano, Don Bachi, Detto Mariano, Milena Cantù.
Al largo incrociava anche Giorgio Gaber in cerca di strada autonoma e non ancora coalizzato.
Il 13 febbraio 1964, perfezionata l’iscrizione alla Federazione Italiana Sport Invernali, aggiunto il 2 al clan perché a Parigi qualcuno aveva avuto la stessa idea, nasceva il Clan2
La tricoteuse Rosalia inventò il mitico maglione blu elettrico con banda bianca e rossa al braccio e distintivo tondo con la scritta Clan2 in nero su sfondo rosso.
L’obiettivo dello sci club era però quello di formare piccoli sciatori all’amore per la neve e al rispetto per la montagna. Mario Caffi, Paolo Catani e Guglielmo Rinaldi cominciarono a accompagnare sui campi di sci un gruppo di 7 bambini , figli propri e altrui, e il successo fu tale che nell’inverno 1965-66 fu organizzato il primo corso cuccioli con 35 allievi in tre classi affidati a Bruno Da Col, direttore della Scuola di sci di Foppolo, Agostino Goss e Carlo Donei paracadutati giù da Cavalese (allora meno sviluppata di Foppolo…)
In quarant’anni i corsi si sono moltiplicati, i bambini sono arrivati alla 3° generazione sciatoria, spesso iscritti per asse ereditario.
Sono diventati Maestri di sci:
Franco Bonapace – Luca Bordogna – Arialdo Carletti – Massimo Casati – Popi Colombo – Andrea Dezza – Vittorio Gazzola – Gianni Guffanti Scotti – Luigi Pasinetti – Marcello Pasinetti – Vittorio Pasinetti – Elena Pecis – Lidia Pecis – Ivo Perico – Roberta Reali – Chicco Rinaldi
Sono entrati nella squadra nazionale
Luca Bordogna – Carlo Gerosa – Elena Pecis – Sofia Goggia
LE GARE
Il Clan2 si fece le ossa con il Trofeo Topolino sulle nevi del monte Bondone a Trento organizzato da Rolly Marchi e poi si buttò nell’organizzazione in proprio per conto del Giornale di Bergamo, dove vinsero le prime gare Fausto Radici e Elena Mathous
Nel primo anno di attività il Clan2 organizza subito due gare locali, il 27 dicembre 1964 e 27 marzo 1965 lo slalom gigante per Cuccioli, Ragazzi e Allievi intitolato Gran Premio L’Eco di Bergamo
Tra i campioni partiti dal Clan2 c’è il cucciolo Carlo Gerosa che fu invitato a passare allo Sci club Goggi per poter avere una preparazione agonistica più idonea. E’ questa la dimostrazione della serietà del Clan2 che fin dall’inizio si è ritagliato e ha tenuto fede a un particolare stile di avvicinamento ricreativo alla montagna senza gelosie che avrebbero potuto tagliare…gli sci ai ragazzi più promettenti. Una mentalità di azione in rete ante litteram.
L’AUTOSCIATORIA
Tratto da un articolo del 1964:
“Organizzata dall’Automobile Club di Bergamo si svolgerà la III edizione dell’ Autosciatoria.
La manifestazione comprende una classifica generale per la combinata; una classifica per la gara di auto e una classifica per la gara di sci; una classifica per gli Sci Clubs ed una classifica per gli Automobile Clubs. Saranno assegnati premi particolari. La partenza e i controlli per le auto avverranno in Piazza della Libertà il 14 marzo ed il percorso si svilupperà da Bergamo per Nembro, Selvino, Algua, Ambra, Ponti di Sedrina, Brembilla, Olda, San Giovanni Bianco, Branzi e Foppolo. La gara è in collaborazione con la “nuova società Clan2″ La gara di sci si svolge a Foppolo nel pomeriggio”
Dal 1964 il Clan2 sarà assiduo collaboratore della manifestazione.
Ma i costi e gli sforzi erano eccessivi per un club di amici che voleva divertirsi e non aveva fini commerciali o strettamente agonistici. Così l’agonismo vero fu abbandonato senza rimpianti.ANNI ’70
I corsi si moltiplicano, chi prende casa a Foppolo automaticamente iscrive i figli al Clan2, una sorta di vaccinazione obbligatoria, un sicuro biglietto da visita per socializzare nel nuovo luogo. Ormai ci sono due turni, estratti a sorte, dalle 9 alle 11 e dalle 11 alle 13 , con un occhio di riguardo per i più piccoli infagottati nelle giacche a vento blu con regolamentare pantalone nero attillato (o quasi) dentro lo scarpone di cuoio ma con i ganci. Arrivano verso la metà del decennio gli scarponi in plastica, le tute, lo stretch attillatissimo che provoca qualche problema di flessione in discesa e di pressione indebita in salita. C’è una marca di scarponi, costosissima, che fa male ai piedi a tutti , ma ai quali pochi rinunciano. Nell’espandersi della comunità, l’antico nucleo sciatorio del MonHotel si fa notare per la sprezzatura aristocratica delle mode che invece travolgono montanari di più recente immigrazione. Tra le più pericolose innovazioni si segnalano i pantavento in materiale lucido a effetto posteriore sciolinante che trasformano gli inesperti in missili cruise a corto raggio.
Un effetto collaterale è l’apertura di un pronto soccorso traumatologico a cura del dr. Marinoni ai piedi di una rampa di scale (!) del condominio Trecime.
Il Clan2 si consolida come associazione e come gruppo di amici, le iniziative comprendono gare, scuola estiva di sci, fiaccolata di capodanno, pseudogare come la lui e lei e soprattutto la “Sociale” fonte di aspre quanto inconfessate rivalità interne risolte per fortuna con la risata e la mangiata di finecorsa. Nel 1975 la pista Clan2 (al Toro) è omologata dalla Fisi, comitato Alpi centrali, come slalom gigante zonale per tutte le categorie
Accanto al divertimento il Clan2 non dimentica di dare una mano quando c’è bisogno.
1977 Aiuto alle famiglie colpite dalla valanga.
ANNI ’80
Negli anni ’80 il paese ha assunto la forma definitiva con la strada ad anello, la prima baita rasa al suolo per far posto al condominio Valgussera e una nuova chiesa appollaiata sul costone alle spalle del piazzale. Viene aperto un centro sociale e viene chiesta la collaborazione di tutti i residenti per animarlo. Il Clan2 si getta nell’impresa e organizza feste e spettacoli per i ragazzi e gli adulti in un clima caloroso di filodrammatica. Lo sci club ormai non solo è integrato nel paese ma ne è ormai il simbolo riconosciuto.
Nel 1980 i cuccioli sono 164. Il 2 febbraio si corre il primo campionato notturno di retroslalom con partenza sull’ultimo tratto della IV Baita alle 19,45. Possono partecipare tutti, ma bisogna essere mascherati. Per il 15° di fondazione l’8 marzo (poi spostato al 15 perché una nevicata blocca la strada) si organizza alla Madonna della Neve un concerto del coro Idica di Clusone al culmine di due weekend di festeggiamenti con cena per i cuccioli, sbandierata sugli sci giù dal Montebello L’anniversario si conclude con la gara sociale sul Toro in dodici classi baby sprint dai 5 anni ai 9, cuccioli 10-11, ragazzi 12, allievi 13-14, signorine 15 e oltre, signore 15 e oltre, juniores maschi 15-32, veterani oltre 33 anni, maschi.
In tempi beati si poteva fare sci fuori pista e sulle tracce dell’allora “Avvocato” nazionale il Clan2 nel 1982 organizza il 28 marzo Eliclan in collaborazione con Elilombardia. Dal condominio Rocky Mountains (esotic name) al lago Porcile (nostran name) quota 2300 da dove si scende verso i laghi omonimi e attraverso la Val lunga fino al Pra di Ules in località Arale a 1500 mt. Di qui risalita in elicottero fino al monte Valagina e discesa ai Forni sopra la Sponda sotto Valleve. Alla guida dei gruppi di venti sciatori la guida alpina Armando Pezzotta detto Baffo e i maestri Bruno Perico e Popi Colombo. I fortunati che parteciparono se la ricordano ancora.
Nel gennaio del 1983 si organizza il primo corso di sci alpinismo in collaborazione con il Cai. Per tutti i soci dai 15 anni in poi. Quattro lezioni teoriche nella sede Rinaldi su equipaggiamento, alimentazione, soccorso, topografia, orientamento, pericoli e valanghe e quattro lezioni pratiche a Foppolo, ai Campelli e al ghiacciaio dei Forni su come aprire una pista, salita e discesa, barelle, soccorso valanghe. Il corso viene ripetuto nell’ 86 e nell’ 87.
ANNI ’90
Nel 1990 il Clan2 partecipa, con 5 milioni del vecchio conio, alle spese per l’impianto di innevamento artificiale. Il clima sta cambiando e i consiglieri e alcuni soci mettono personalmente mano al portafoglio per dare una mano al Comune di Foppolo nella speranza di avere una stagione accettabile. Nel 1992 Carlo Gerosa corona il sogno, proprio di ogni atleta, di partecipare alla gara più importante della vita….le Olimpiadi.
Nel 1997 rivoluzione grafica: in giro ci sono tre loghi: uno con Clan in nero e 2 tricolore; il secondo con la scritta tricolore, il terzo in corsivo. Dal cielo sole e neve escono il nuovo logo e le divise blu, bianche e gialle per i cuccioli.
IL NUOVO MILLENNIO
si apre con un Clan2 sempre più grande e tanti progetti.
Nel 2002 a Foppolo si celebra un “Grande”, Attuel Salvi.
Da un articolo de L’ Eco di Bergamo: “La gara di Foppolo oppure la festa di Foppolo? Quando infatti un atleta festeggia, in una cornice di duecento amici, i suoi 89 anni la gara passa in secondo piano a favore invece di un coro unanime di sincera ammirazione. Anche il Sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani, ha voluto portare la propria testimonianza nei confronti di Attuel Salvi, espressione di longevità e freschezza agonistica………..”.
Nel 2003 si realizza un vecchio sogno di Guglielmo Rinaldi: Un coro di bambini.
Nasce il CantaClan per l’impegno del presidente, di Marina Mazzoleni e della maestra di musica Simona Guerini.